Teotihuacan – Maya Tour Parte IV
Si tratta di uno dei siti archeologici più famosi e visitati al mondo, si trova a soli 45 km dal centro di Città del Messico, e vanta le rovine più grandi e sotto molti punti di vista più misteriose del Messico. I primi scavi partirono nel 1889 sotto la guida di Leopoldo Batres ma solo dal 1962 vennero utilizzati criteri più scientifici grazie al diretto interessamento dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia.
La città incontrò il proprio periodo di massimo splendore durante l’età classica, dei Teotihuacani non si conosce tuttora le origini ma sicuramente furono un popolo votato alle attività artigianali e commerciali come ci appare evidenti dai resti della città stessa, priva di mura ma ricca di luoghi di aggregazione che lasciano presupporre una convivenza pacifica sebbene sottoposta ad una rigida gerarchia. Gli Aztechi molti secoli dopo il suo abbandono (avvenuto circa nel 750 d.C.), molto probabilmente in seguito ad un grande incendio, rinverdirono la fama di questa città innalzandola a luogo sacro costruito dagli dei e proprio da qui si diffuse il mito di Quetzalcòatl, il Serpente Piumato.
Il sito evidenzia ancora lo scheletro della città, costituito dal Viale dei Morti, ai lati del quale sono disposti ad intervalli regolari 23 tra palazzi e templi che rapportati all’imponenza delle piramidi del Sole e della Luna sono ben poca cosa, all’estremità meridionale del viale si trova una piazza che contiene la piramide di Quetzalcòatl.
Il mito: Teotihuacan significa “luogo dove nascono gli dei” e questo nome fu attribuito alla città dagli Aztechi in quanto essi credevano che alla fine dell’era precedente gli dei si fossero qui riuniti nell’oscurità per eleggere il nuovo dio sole che avrebbe illuminato il mondo. Uno di loro, Tecuciztecatl, si offrì per questo ruolo, ma gli altri dei lo costrinsero a confrontorsi con il più anziano e umile Nanahuatzin: venne eretta un’enorme pira sulla quale Nanahuatzin s’immolò senza esitazione umiliando l’arrogante Tecuciztecatl che fino a quel momento non aveva trovato il coraggio. Entrambi rinacquero, Nanahuatzin divenne il nuovo dio sole Tonatiuh, mentre Tecuciztecatl si trasformò nella luna. A quel punto però il sole nuovamente sorto rimaneva immobile sull’orizzonte a oriente e Tonatiuh, per mettersi in moto, chiese il sacrificio degli altri dei che accettarono di farsi strappare il cuore da Quetzalcòatl: così fortificato Tonatiuh divenne Nahui Ollin, il dio del movimento. Questa storia, presumibilmente di origine tolteca, veniva utilizzata dagli Aztechi a sostegno della loro religione sanguinaria sostenendo che, se per garantirsi il movimento del sole gli dei avevano accettato il sacrificio, a maggior ragione gli esseri umani dovevano seguirne l’esempio affinchè il sole si sentisse adeguatamente alimentato.